Tino Sehgal è uno degli artisti più radicali che siano emersi negli ultimi anni. Le sue opere sono autentiche sculture viventi, coreografie di persone in movimento che generano situazioni insolite, a volte surreali, con cui il pubblico è invitato a confrontarsi. Quella di Seghal è un’arte senza oggetti: alla base del suo lavoro vi è infatti una profonda riflessione sul valore e sullo spazio dell’arte visto e vissuto come esperienza diretta e fisica dell’opera e come esercizio che non prevede documentazione o riproduzione di alcun tipo. Il suo obiettivo è quello di sovvertire i sistemi economici e processuali legati all’industria dell’arte, creando dei veri contro-modelli di situazioni che nascono e svaniscono senza lasciare tracce fisiche da vendere sul mercato, ma solo esperienze per il pubblico da vivere.