Spazio Arte dedica una mostra monografica all’artista bolognese Dino Boschi che come pittore ha rinnovato con estro concettuale le nature morte e i paesaggi.
In mostra alcune opere di proprietà del Gruppo Unipol, della famiglia, della Galleria Forni.
Il mondo dietro la collina è il titolo scelto per l'esposizione che vuole essere un ricordo dell'artista a meno di un anno dalla sua scomparsa, attraverso i luoghi e le cose a lui cari. “Quali rapporti ha vissuto il pittore con i luoghi e le cose, che cosa hanno significato figure e oggetti di sempre, cose che la sua consuetudine sembrava avergli fatto dimenticare annullandole in un silenzio narcotico? Boschi amava citare il vecchio assioma secondo cui la realtà più vera è quella inventata, quindi riteneva che tutto potesse essere ripreso e rinnovato seguendo un pensiero capace di far amare tutto quello che lo avrebbe portato alla continuazione del ricordo." (dal testo in catalogo di F. Basile).
Gli appunti raccolti in questa
esposizione sono segnali che nello srotolarsi dei tratti e del colore portano
all'ultimo rifugio dell'artista, a spezzoni di una vicenda ambientata in una
casa della collina dove aveva lo studio, e dove non aveva bisogno di fughe
all'esterno per raccogliere elementi da destinare alle tele. "Aveva
tutto a portata di cavalletto, il materiale utile era nei locali dove il
silenzio dava margine alla sospensione del tempo. Non usciva più, del resto non
aveva bisogno di assistere ad albe e tramonti per raccontare sè stesso. Gli
bastava guardare attraverso i vetri, o incasellare nella mente quello che nelle
stanze che si respirava come una presenza che non c'era, ma che si poteva
immaginare. Le cose erano capaci di rivelare un mondo non percepibile a occhio
nudo, ma ben presente nel ripasso di memorie che riaffioravano assieme a una
striscia di sole, o col movimento di un ramo che si protendeva da un vecchio
albero del giadino per sfiorare la finestra dello studio" scrive sul
Resto del Carlino Franco Basile, curatore giornalista e amico
sincero dell'artista, alla vigilia dell'opening del progetto espositivo
che si completa con Una sottile percezione visiva, il testo
critico realizzato per il catalogo e che guida il visitatore ad
un'interpretazione esistenziale delle “cose e dei luoghi” dipinte da Dino
Boschi.

- Dino Boschi, Interno, 1994, courtesy Galleria Forni - Bologna

- Dino Boschi, Interno, 1993, courtesy Galleria Forni - Bologna

- Dino Boschi, Tavolo, 2007, collezione privata
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- Dino Boschi, Studio, 2009, courtesy Famiglia Boschi

- Dino Boschi, Estate, 2001, collezione privata

- Dino Boschi, Interno, 1995, courtesy Galleria Forni - Bologna
La mostra si compone di una serie di fotografie inedite dello studio di Gaibola, come lo ha lasciato l'artista– appartenenti all'archivio fotografico di CUBO – che raffigurano i luoghi e le cose dell'artista, si alternano ad alcuni dipinti dedicati alle spiagge della Riviera Romagnola, periodico rifugio estivo della famiglia e luogo con il quale l'artista ha avuto un rapporto controverso per tutta la vita.
Racconta, infatti, il figlio Alberto: “Se nella sua opera alcune scelte tematiche – come nel caso dei calciatori o dei musicisti – nascono da un'evidente passione nei confronti del soggetto, lo stesso non si può dire del ciclo delle spiagge. Poche cose gli erano sgradite come i nostri soggiorni in Riviera: odiava stare al sole, non metteva piede in acqua e detestava la vita balneare in tutte le sue manifestazioni." Eppure “Delle spiagge Boschi ama i colori, non solo quelli dettati dalla natura come un fondo trasparente, o suggeriti dall'atmosfera vermiglia di un sole calante. E' attratto dai segnali distribuiti dall'uomo: il succedersi dei capanni, l'ammiccante sfarfallamento dei teli, i grappoli d'ombrelloni, contrappunto di ombre che si stiracchiano nella pigra geometria dei sentieri sulla spiaggia. Il pittore non frequenta i lidi, non li vive come un bagnante. Li osserva e basta[….] La spiaggia per Boschi è un luogo di un certo fascino forse perché offre la possibilità di dare colori più vivaci alla misura del proprio tempo." Franco Basile, da “il Resto del Carlino", settembre 2005.
Attraverso il dialogo tra le opere in mostra e gli scatti fotografici del fotografo Marco Mioli, l'esposizione traccia un percorso della vita dell'artista grazie ai soggetti distintivi dei suoi dipinti.

- Dino Boschi, Adriatico, 2006, Patrimonio artistico Unipol Gruppo

- Dino Boschi, Afa, 2003, courtesy Famiglia Boschi

- Dino Boschi, Ferragosto, 2007, courtesy Famiglia Boschi
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- Dino Bosci, Bonaccia, 2004, courtesy Famiglia Boschi
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- Dino Boschi, Temporale, 2004, courtesy Famiglia Boschi
CASA-STUDIO BOSCHI

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INCONTRO - I LUOGHI E LE COSE DI DINO BOSCHIMartedì 20 settembre ore 21:00 nello Spazio Cultura di CUBO, Franco Basile converserà con Alberto Boschi, figlio dell'artista e docente all'Università di Ferrara, e in questa occasione verrà presentato il video di una rara intervista al padre, arricchita da un ricco portfolio fotografico, anch'esso mai reso pubblico.