Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand creano ambienti sensoriali immersivi che uniscono la fisica, la chimica, la computer science con la pratica filosofica.
L'abbandono dell’uso di media digitali, di registrazione e di manipolazione del suono e dell’immagine, permette ad duo di creare bellissime installazioni come fossero degli ecosistemi viventi i cui fenomeni, in constante trasformazione, offrono diversi punti di osservazione agli spettatori.
Force Field - live performance audiovisiva, realizzata per CUBO, attinge simultaneamente alla tridimensionalità del suono, alla inafferrabilità fisica dell’acqua e alle dinamiche rotazionali dei corpi celesti e subatomici, seguendo le tecniche di levitazione acustica che sin dagli anni Settanta e Ottanta sono state principalmente applicate dalla NASA e dall’ESA per intrappolare ed esplorare campioni altrimenti incontrollabili in condizioni di microgravità.
Numerosi esperimenti sono stati condotti in un vasto spettro di aree di ricerca, tra cui fluidodinamica, chimica analitica, scienze dell’atmosfera, biologia molecolare e, più recentemente, astrofisica da laboratorio.
Nel campo di forza, le goccioline di acqua levitate risuonano acusticamente, si vaporizzano e si riassemblano in sferoidi, toroidi e poligoni oscillanti mentre ruotano quasi prive di taglio.
Allo scopo di lavorare sui processi scientifici specifici, gli artisti collaborano con vari istituti di ricerca scientifica, inclusi il Drittes Physikalisches Institut (Goettingen University, Germania), l’Institute of Advanced Sciences and Technologies (Giappone), il Ricso Lab (Russia) e il Meurice Institute (Belgio).