Modernità e bellezza sono i temi della nuova mostra del patrimonio artistico del Gruppo Unipol. Grazie al prestito di un'opera di Giovanni Boldini (courtesy Bottegantica, Milano) e alle opere del Patrimonio di Luca Bellandi che integra con le sue più recenti produzioni, si ricordano i 200 anni della nascita del poeta della modernità, Charles Baudelaire.
“Nella poetica di Baudelaire, così come in quella di Boldini e Bellandi, l'abito non è più accessorio, ma l'elemento che definisce colei che lo indossa, diviene parte di lei, si fonde con la sua personalità, contribuendo a rendere la donna un ideale di bellezza, definendola sia in maniera contingente che universale." […] “L'abito ricorda che la bellezza è destinata a perdersi e che porta sempre in sé gli elementi della sua caducità. È il simbolo di un estetismo conscio della condizione passeggera della bellezza e dello stretto legame che questa ha con la morte."
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- Luca Bellandi, Oriental Windows_Nippon song from golden garden, 2019, tecnica mista su tela. Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
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- Luca Bellandi, Slow Im Juggler, 2008, tecnica mista su tela. Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
Rileggere Le Peintre de la vie moderne a 200 anni dalla nascita del suo autore, Charles Baudelaire, sorprende per la modernità e l'attualità delle idee e delle affermazioni del poeta francese. Il testo, pubblicato in tre episodi nelle pagine de Le Figaro tra il 26 e il 29 novembre 1863, è innanzitutto un omaggio all'opera del pittore parigino Constantin Guys, ma rappresenta anche l'occasione per Baudelaire di esprimere le proprie posizioni sulla produzione artistica del suo tempo. L'autore si concentra in particolare sui concetti di modernità e bellezza, a suo avviso gli elementi cardine da applicare e ricercare nella creazione artistica - nello specifico pittorica - e propone al lettore un excursus sulle tematiche più consone al raggiungimento di un risultato che porti in sé caratteristiche della sua contemporaneità e sia ugualmente degno di un riconoscimento eterno. Il dettaglio contingente, il segno della propria epoca, rappresenta infatti secondo Baudelaire l'elemento che solo può rendere un'opera d'arte moderna degna di divenire antica, che legittima quindi - e diviene complementare - al suo altro elemento universale: "La modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell'arte, la cui altra metà è l'eterno e l'immutabile. […] Nonostante la nozione di modernità sopra citata venga applicata da Baudelaire a diverse tematiche – tra cui le cronache di guerra, le cerimonie, i ritratti militari, le macchine – è chiaro leggendo le sue parole che non solo il ritratto sia il genere più atto a trasmettere la verità del suo tempo, ma che data l'importanza accordata all'abito, all'accessorio, alla moda e alle posture, Baudelaire lasci intendere che il soggetto femminile sia il più emblematico simbolo della sua epoca." […]
“Questa nozione di un ideale di bellezza in stretto legame con la modernità ha ispirato il certamente insolito - e sicuramente azzardato - dialogo tra Giovanni Boldini e il suo Ritratto di Lady Nanne Schrader e un gruppo di opere dell'artista livornese Luca Bellandi presentati in mostra." (Dal testo in catalogo di alice Ensabella)
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- Giovanni Boldini, Ritratto di Lady Nanne Schrader, nata Wiborg, 1903, olio su tela. Courtesy Bottegantica Milano.
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- Luca Bellandi, Ballata notturna, 2021, tecnica mista su tela.
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- Luca Bellandi, Danza notturna, 2021, tecnica mista su tela.
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- Luca Bellandi, Nigth move, 2021, tecnica mista su tela.
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- Luca Bellandi, Sentimi, 2021, tecnica mista su tela.
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- Luca Bellandi, Another space, 2021, tecnica mista su tela.
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- Luca Bellandi, Onda di notte, 2021, tecnica mista su tela.
Tour virtuale della mostra