CUBO sostiene il
Premio ArTeam Cup, ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina, perché crede nello sviluppo del talento ed in linea con la mission del premio, volta alla crescita e alla valorizzazione di giovani artisti, mette a disposizione i propri spazi espositivi e inaugura la personale del vincitore assoluto ArTeam Cup 2016,
Lorenzo Mariani in arte
L’orMa, per condividere un’occasione di crescita e di confronto attraverso il lavoro artistico del vincitore assoluto del premio. La curatela è di
Matteo Galbiati.
L’orMa si concentra sull’analisi della natura attraverso un processo di destrutturazione e ri-codificazione intervenendo manualmente sugli elementi naturali, come le foglie di gelso, i fiori, i semi e i soffioni presi come simboli di concretezza ma allo stesso tempo di estrema fragilità e caducità. Tutti elementi che conducono alla riflessione sull'essenza dell'umanità tra valori e debolezze, una tematica sviluppata in chiave contemporanea che intreccia la tradizione e la simbologia sacra.
L’apice di questo virtuosismo tecnico e di questa poeticità espressiva è raggiunto nell’ultimo affascinante e ambizioso progetto di questa mostra, Il giardino delle delizie, ispirato all’opera cinquecentesca, monumentale quanto solenne, di Hieronymus Bosch e che interpreta con una serie di nuove opere che sanno combinare, elementi naturali, pittura, installazione, scultura ed estetiche multimediali (anche se di fatto non lo sono!).
- L'orMa, Triptych open, dandelion, Sonchus oleraceus, eggs, mulberry leaves, tragopogon, gold, ruby, emeralds, white topaz, sapphire, 2016
“L’orMa non teme affatto il confronto con la storia, che assurge, anzi, a modello ispiratore, e, in questa nuova serie di lavori che traggono origine dalla solenne e maestosa ri-proposizione di opere medievali e rinascimentali, lo mette sotto il riflettore del presente conferendogli quell’esatta temporalità che lo colloca nel pieno dell’oggi, pur essendo intimamente connesso a quanto avuto e recepito dai tempi trascorsi. L’esecuzione calligrafica delle sue articolate e ricche composizioni approfondiscono quel dato sensibile immediato trasformandolo come la materia di cui sono fatte: il frutto della sua alchimia particolare non sono solo i lacerti di vegetali e di minerali, ma diventa l’insieme totale della sua riflessione che si dischiude, senza mai prescindere dalla capacità di approfondire il pensiero iniziale, all’incanto e al senso di stupore che catalizza la nostra attenzione. Ci imprigiona con una grande bellezza singolare, ascendente del suo fare con cui solleva quelle immediate interrogazioni istintive che si presentano subito allo sguardo e all’intuizione, e si pronuncia in seguito attraverso il ritmo solenne ed elegante di una natura smaterializzata e “santificata” poi in icona. In questi passaggi sta la logica diveniente del ritmo intimo e interno delle opere di L’orMa: il naturale del mondo e l’artificialità del pensiero umano trovano modo per epurarsi sintetizzandosi formalmente nella specificità di valori e contenuti, manipolati attraverso un’attualizzazione iconografica adeguata al nostro tempo, che sono ormai diventati ai nostri occhi universali." (Dal testo in catalogo L’orMa di Matteo Galbiati)
- L'orMa, Elion, tarassaco intervento manuale, 2016
- L'orMa, Prudence, tarassaco e movimentazione elettromeccanica, 2017
- L'orMa, Justice, fiore di cardo mariano,radici, terra, specchio, 2017
- L'orMa, Courage, tarassaco e terra, 2017
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