Nell’ottica di proseguire nel tracciato virtuoso segnato da
das - dialoghi artistici sperimentali, la rassegna dedicata al dialogo artistico e culturale sui temi della contemporaneità alla sua quarta edizione, CUBO presenta la prima mostra a Bologna di
Matteo Nasini curata da
Treti Galaxie (Ramona Ponzini e Matteo Mottin).
Da gennaio a maggio, un calendario di appuntamenti online dispiega il progetto espositivo e ne declina gli argomenti salienti aprendo al dialogo artistico e alla contaminazione multidisciplinare. Gli appuntamenti del
Public Program sono
a cura di
Federica Patti.
Durante una notte tersa, osservando il cielo stellato, affascinati da quello spettacolo lontano, tra le molte domande che questa visione naturalmente può suscitare, vi è mai capitato di chiedervi quale tipo di musica potrebbe generare il movimento degli astri?
Spazio Arte risponde a questo interrogativo proponendo l'inedito progetto artistico di Matteo Nasini nel quale l'artista presenta al pubblico una
nuova serie di
opere ispirata dalla possibilità di tradurre il movimento delle stelle della Via Lattea in suono, un percorso coinvolgente che guarda al cielo in cerca di risposte ad ancestrali domande e mira ad essere una spinta trainante per l’evoluzione del pensiero umano.
Accostandosi al tema della
Musica delle Sfere, che in origine vedeva il pianeta Terra come centro immobile dell’intero universo,
l’intero progetto intende minare la sua concezione antropocentrica ed inoltre
enfatizzare l’isolamento del nostro pianeta rispetto al resto della galassia, con la speranza che le polifonie generate dalla sua ispezione dello spazio possano rendere l’umanità consapevole dell’arbitrarietà di tutte le divisioni che generano conflitti, producendo un sentimento di comunità universale e rivelando l’effettiva unione di tutta l’umanità nel medesimo viaggio verso l’ignoto.
Il progetto espositivo propone una selezione di lavori ottenuti da alcune delle molteplici applicazioni e traduzioni in campo artistico dei risultati dell’algoritmo:
Mangiastelle assiale, un
arazzo di grosse dimensioni realizzato a mano,
Sidereo, una
scultura sonora prodotta in parte artigianalmente e in parte con macchinari a controllo numerico e
la sua trascrizione calligrafica e
Transtamburo, un
gruppo scultoreo in
ceramica a stampa 3D. Opere rispondenti a tecniche e materiali usati fin dall’antichità ma realizzate attraverso le più recenti tecnologie contemporanee, concretizzazioni di lontane possibilità inespresse.
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- Matteo Nasini, Remote Armonie, 2021. Veduta esterna dell’installazione allestita in Spazio Arte. Courtesy artista, ph. Flavio Pescatori.
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- Mangiastelle assiale, 2021, lana, stoffa, courtesy artista, ph. Francesco Demichelis.
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- Matteo Nasini, Sidereo (calligrafia), 2021, china su carta. Courtesy artista, ph. Flavio Pescatori.
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- Matteo Nasini, Sidereo, 2020-21, legno, acciaio, alluminio. Courtesy artista, ph. Flavio Pescatori.
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- Matteo Nasini, Transtamburo (dett.), 2020-21, ceramica, acciaio, dimensioni variabili. Courtesy artista, ph. Flavio Pescatori.
Tour virtuale della mostra