In occasione della mostra Remote Armonie di Matteo Nasini, curata da Treti Galaxie per la quarta edizione di das- dialoghi artistici sperimentali, CUBO ha sostenuto la produzione dell'audiodramma seriale originale.
"In un mondo in cui la tecnologia sembra essersi estinta, le scoperte parziali di una macchina presumibilmente in grado di far suonare le stelle fanno scalpore, innescando ricerche e nuovi emblematici interrogativi".
La storia è ambientata in un futuro in cui ogni traccia di tecnologia è scomparsa. La scienza non è vista come uno strumento per indagare la realtà, ma come un dogma fisso e immutabile, utilizzato da un'élite come base per esercitare e mantenere il proprio potere. Una strana interpretazione della matematica, della geometria e della programmazione informatica modella il modo in cui gli individui si rapportano alla realtà. Gli unici elementi tecnologici sono i resti di una macchina che si dice sia in grado di suonare le stelle come uno strumento. Chi si limita a nominarla rischia di essere accusato di eresia e di incorrere in gravi sanzioni. Questa macchina, una capsula di sperimentazione in cui la scienza incontra l'arte, rappresenta l'ultima speranza per un rilancio della ricerca scientifica, un tassello nascosto capace di svincolare la realtà dal suo attuale futuro sostenuto da inutili dogmi. Siderino vive in questo universo come un giovane studente che, all'epoca della storia, sta iniziando il suo apprendistato quando, per una serie di curiosi eventi, entra in contatto con uno dei pezzi della leggendaria macchina.