Alla sua ottava edizione, das - dialoghi artistici sperimentali presenta UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L'identità al tempo del Metaverso, un progetto dinamico curato da Federica Patti e Claudio Musso, che vede LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani impegnate a condurre lo spettatore in un percorso cangiante di declinazione del sé nell'era del Metaverso.
Durante questo incontro di approfondimento al lavoro artistico di Kamilia Kard, artista e curatrice giocano insieme al pubblico alla scoperta di Toxic Garden, esperienza partecipativa online nella mappa di Roblox progettata da Kard. Trasformati nelle piante velenose che abitano l'ambiente, gli avatar dei partecipanti danzano una coreografia - composta dall'artista utilizzando la motion capture e l'AI per catturare ed elaborare i movimenti di danzatrici professioniste. Ispirandosi alla natura, Kard ha immaginato un ambiente e una coreografia che vuole essere monito e reazione agli atteggiamenti manipolatori: il risultato è un luogo online dove individui di diverse generazioni e genere possono incontrarsi, socializzare e riflettere collettivamente sull'inclusione, la parità di genere e il pericolo di comportamenti manipolatori.
Kamilia Kard è artista e docente che esplora i temi della percezione umana nel contesto dell'iper-connettività e della comunicazione digitale. La sua indagine si concentra sull'influenza che le nuove modalità di comunicazione online esercitano sul corpo, sui gesti, sulle emozioni e sui sentimenti. Il corpo e il comportamento umano, in tutte le sue declinazioni, sono centrali nella sua indagine. Le sue opere attraversano diversi linguaggi espressivi, dalla pittura digitale alle installazioni video, fino a sculture tridimensionali, filtri AR e ambienti virtuali interattivi spaziando dall'immagine stampata, al videogioco, dal sito internet, alla stampa 3D e all'ambiente virtuale. È professoressa di Comunicazione Multimediale e Realtà Virtuali e Paradigmi della Complessità presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha curato il libro Alpha Plus. Anthology of Digital Art (Editorial Vortex, 2017) e, come autrice, ha pubblicato Arte e Social Media. Generatori di Sentimenti (Postmediabooks, 2022).
Federica Patti è storica dell'arte e curatrice indipendente. La sua ricerca si concentra intorno alle pratiche transmediali, con particolare interesse verso la digital performance, i temi del postumano e le dinamiche del Metaverso. Attualmente è dottoranda presso l'Università di Torino e docente di Processi e Tecniche per lo Spettacolo Multimediale presso l'Accademia di Brera.